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Non può definirsi libero colui che condivide parte della propria vita al di là dell'Individuo
L'Uomo è condizionato nel corso della propria esistenza da un insieme di fattori che inconsapevolmente lo incatenano, privandolo della capacità di estendersi oltre e di distinguere lucidamente il vero. La società offre fuochi di paglia e tutto ciò che è esterno ci ostacola, limitandoci con i confini della libertà altrui.
L'Individualismo nella sua forma massima è la chiave per il portale della saggezza e della completezza, esso è innato per natura e cresce e matura nella vita attraverso l'amore e la ricerca. Ciò non è ovviamente attuabile in una comunità poiché antitetico e distruttivo, ne consegue che non vi sarà mai piena libertà ove vi sia il sociale e che non si possa mai socializzare in totale libertà.
Il progetto Nemus rappresenta la completa espressione del mio individualismo ed esula da qualsiasi propaganda o profetizzazione, Nemus è fusione tra Uomo e Natura, superando i limiti dell'adattamento e della convivenza, in continuo cammino verso l'eterno e la notte...

Individuo e Individualista

Individuo è quell’entità modificabile ed estendibile nella quale una serie di istanze sono fuse in un'unica essenza univocamente identificabile. Essa può essere formata da una o più persone che costituiscono, insieme ad Istinti, Ragione, Emozioni, Passioni, nonché a Valori e ad un'eventuale ulteriore Materia il "Microcosmo dell’Individuo".
Al suo interno non esiste un grado di libertà variabile, poiché esso è unità, mondo a sé stante e perciò sempre libero in sé stesso.
L’Individuo viene modificato quando si avverte la sensazione di incompletezza (ricerca dell’elemento mancante) o quando si verifica al suo interno una limitazione del proprio agire (conflitto nel Microcosmo).
L’Individualista stabilisce con minuziosa selezione il costituente fisico dell’Individuo, in modo da evitare fatali contrasti ed agevolare la fusione nella propria natura.
L’Individualista non è necessariamente avverso a ciò che sta al di fuori rispetto al proprio individuo (come comunemente si pensa), egli lo considera semplicemente mezzo per il raggiungimento della propria soddisfazione, abbattendo così il muro della libertà altrui ed aprendosi la via verso l’Infinito.
Un esempio di Individualista è la persona che dona denaro in beneficenza non per aiutare il bisognoso (fine = soddisfazione altrui) ma per il sentirsi bene con se stesso (fine = soddisfazione propria), egli infatti usa il destinatario dell’offerta come mezzo per il raggiungimento del proprio fine, che può essere l’appagamento per aver aiutato gente bisognosa.
L’Individualista dunque non nuoce necessariamente al prossimo ma è distruttivo per la società, poiché in essa egli non può essere libero, non potendo (o potendo solo parzialmente) agire per il bene del proprio Cosmo.

Il Microcosmo

Costitutivo dell’Individuo, Il Microcosmo è l’essenza che lo contraddistingue univocamente all’interno del Multiverso.
Esso è formato da Istinti, Ragione, Emozioni, Passioni, Valori e Materia.
Gli Istinti sono impulsi innati atti a garantire la sopravvivenza e la difesa dell’Individuo stesso. Essi ne rappresentano il legame più profondo ed intenso con la Natura.
La Ragione è il mezzo logico tramite il quale l’Uomo concretizza i propri Istinti in azioni, nonché il principale strumento per conoscere e per relazionarsi con la vita.
Le Emozioni rappresentano quel campo di impressioni fisiche e psichiche caratteristiche del mondo interno dell’Individuo, comprensibili e chiare nella loro completezza solo da questo.
Le Passioni sono il motore dell’Individuo, esse consentono di incedere nella vita e nella propria conoscenza, maturando e crescendo durante la propria esistenza.
I Valori costituiscono le colonne portanti dell'Individuo, caratterizzando e condizionando consistentemente l'agire. Nonostante abbiano carattere apparentemente permanente rivelano un'essenza mutevole condizionata del livello empirico esterno e di autoconoscenza.
La Materia infine, è tutto ciò che di fisico forma l’Individuo, caratterizzandone in maniera forte l’azione e la sopravvivenza. Essa è parto ed immagine diretta della Natura, dalla quale tutto ha origine e nella quale tutto si fonde.
Esiste inoltre una parte del Microcosmo che definisco Zona di Transizione, nella quale risiede temporaneamente Materia acquisita dal mondo esterno e necessaria a compensare transitorie mancanze nell’Individuo stesso.

Immortalità

Molto spesso si sente parlare di Immortalità in chiave prettamente fisica, o in riferimento all'anima da un punto di vista religioso.
Premetto che mi allontanerò dai concetti di eternità fisica/spirituale per come vengono comunemente intesi.
Dal mio punto di vista esistono fondamentalmente due tipi di immortalità:

- Immortalità individuale
- Immortalità materiale

Con il termine "Immortalità individuale" intendo quell’immortalità generata dall'evento della nostra nascita, con cui, unitamente alle nostre azioni siamo andati a modificare le linee di forza del Cosmo (che da allora non sarà più lo stesso).
In quest'ottica tutti siamo immortali, poiché tutti noi abbiamo lasciato una traccia indelebile ed eterna nel sistema.
Ne consegue che finché vi sarà Cosmo tutti saremo individualmente immortali.
Con "Immortalità materiale" mi riferisco invece all'immortalità legata all'influenza che l’Individuo esercita e/o ha esercitato sulla materia, essa è legata alla fisica terrestre, e dunque permanente fino alla sua esistenza.
Ne consegue che finché vi sarà materia esisteranno individui materialmente immortali.

Relativismo e Assolutismo

"Sotto questo cielo, la vera minaccia alla libertà non viene dal Diavolo, ma da terrene misure coercitive in cui si dispiega la tentazione dell'infallibilità"

Definendo come premessa il concetto di Assolutismo come approccio chiuso e dogmatico alla realtà, caratteristico di una staticità e di un’insensibilità alla maturazione tipica di una morale o di una dottrina che presume la propria infallibilità, possiamo definire "Relativismo" come il suo esatto contrario.
Atteggiamento fondamentale per la crescita e per la conoscenza dell’Individuo, esso ne assicura la totale libertà, oltre ogni dogma e verità assoluta, permettendo l’essenza delle caratteristiche di modificabilità ed estensibilità grazie alle quali l'Individuo può evolvere e formarsi.
Da tempo è appurato che l'apprendimento in seguito ad errore constatato (caratteristica del Relativismo) è metodo corretto in un'ottica di miglioramento, ma allora:
Quale origine ha l'Assolutismo? Perché è stato ed è tuttora largamente diffuso nella nostra società?
Per rispondere a queste domande dobbiamo cercare all'interno dell'Individuo, in quella parte di Microcosmo che riguarda i Valori (vedi Microcosmo).
Sostenere convintamente i propri valori e le proprie tesi può essere spesso confuso come espressione di Assolutismo, ma esso non lo è affatto, lo diventa solo nella misura in cui, di fronte ad una confutazione negativa non si ha la capacità di apprendere e di modificarsi.
Chiaro esempio di Assolutismo fu la pressante imposizione che la Chiesa medievale esercitò sull’Individuo con l’Inquisizione, con lo scopo (ed il pretesto) di estendere universalmente la propria morale cristiana.
Ha origine dunque nella sfera dei Valori l’Assolutismo, mentre possiamo affermare con certezza che il Relativismo, prerogativa essenziale del processo conoscitivo, è frutto di un'interazione forte tra più istanze individuali, tra le quali spicca in maniera preponderante la Ragione.
Ai giorni nostri il pensiero assolutista è ancora ben ancorato alla mentalità sociale, soprattutto in quegli ambienti nei quali si tende ad esaltare (a parole) la libertà individuale per poi nei fatti fare di tutto perché essa non possa manifestarsi.
Ogni lavoro filologico è caratterizzato dal principio relativista, con esso si può progredire nell'analisi di se stessi e del mondo che ci circonda, mentre l’Assolutismo ci condanna ad una staticità inutile e improduttiva.
È necessaria dunque una presa di coscienza forte ed individuale, per sottrarsi ad una società che vuole e che sempre vorrà cervelli in stasi, incapaci di reagire ed imporsi.

Volontà dell'Essere

Viviamo in un epoca volta al consumismo, ove l'uomo ha costruito un mondo che snatura la propria essenza istituendo una fragile corazza di abitudini e dipendenze.
Figlio del Chaos primordiale, negli anni è andato degradando e ora striscia.
Senza un barlume di volontà, di perseveranza; senza virtù, schiavo del vizio e del “costruito” si aggrega ad una società vuota, o meglio, si abbandona, in continua ricerca di poveri ideali in cui identificarsi.
Ha perso gli antichi valori, e le tradizioni legate alla propria natura, alla propria terra, il contatto con essa e la ricerca della perfezione, facendo passare il tutto come “approccio aperto alla vita”, celando in realtà una grave crisi di identità senza precedenti storici.
Meditate che questo è.